Libro: Netter - Atlante di Anatomia UmanaLogo: Elsevier



Sistemi vascolari e condotti intraepatici

Addome

Visceri (fegato, pancreas, milza)

Il fegato è rivestito da una capsula di tessuto fibroso denso, rappresentata per lo più da fibre collagene e fibre elastiche, la capsula fibrosa (del Glisson), che in prossimità dell’ilo del fegato si ispessisce e si addentra nel parenchima epatico estendendosi lungo le ramificazioni della vena porta, dell’arteria epatica e del condotto epatico comune (come si osserva nell’immagine in alto). Fasci di fibre sempre più sottili seguono le ramificazioni dei vasi e dei condotti biliari fino alle loro ramificazioni terminali, dove riempiono gli spazi interlobulari nei quali si identificano le triadi portali. Queste ultime sono rappresentate dai rami terminali della vena porta e dall’ultimo tratto extralobulare dei rami dell’arteria epatica (destinati ad addentrarsi nel parenchima dei lobuli) oltre ai condottini biliari. Nell’immagine in alto si può inoltre osservare come le ramificazioni delle vene epatiche e della vena porta si incrocino tra loro interdigitandosi, e non decorrano mai parallele le une alle altre. Struttura lobulare normale del fegato Nell’immagine in basso è visibile l’organizzazione microscopica del lobulo epatico attorno alla vena centrolobulare, con le lamine di epatociti convergenti verso di essa; in condizioni normali nell’uomo il confine tra un lobulo e l’altro non è netto e preciso, anche se gli spazi portali segnano i punti d’incontro periferici di lobuli adiacenti. Una delimitazione lobulare più netta si può riscontrare nell’uomo in circostanze anomale, come per esempio in caso di fibrosi perilobulare.

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