Libro: Netter - Atlante di Anatomia UmanaLogo: Elsevier



Variazioni nei condotti cistico ed epatico

Addome

Visceri (fegato, pancreas, milza)

Variazioni del condotto cistico Diverse sono le variazioni anatomiche delle vie biliari, rappresentate nell’immagine in alto. La variabilità delle sedi di unione dei condotti biliari epatico e cistico determina la variazione in lunghezza del condotto coledoco, che può essere più lungo del normale se l’unione avviene in prossimità dell’ilo del fegato, comportando in tal modo una minore lunghezza dei condotti epatico e cistico; può essere molto corto, se tale unione avviene in prossimità del duodeno, comportando per contro una maggiore lunghezza dei condotti epatico e cistico. In questo caso, talvolta i due condotti, che decorrono paralleli per un lungo tratto, possono essere inclusi in una guaina comune. Altre variazioni frequenti sono la quasi totale assenza del condotto cistico, così come il suo decorso a spirale, che può essere anteriore o posteriore, per unirsi al condotto epatico sul lato sinistro piuttosto che sul destro (condizione più frequente). Condotti epatici accessori (o aberranti) Più rari sono i casi di condotti epatici accessori (rappresentati nell’immagine in basso), dei quali in realtà la maggior parte sono piuttosto aberranti, vale a dire che da essi dipende il drenaggio della bile da una porzione alquanto circoscritta di parenchima epatico. Molti condotti accessori sono sul lato destro e si inseriscono nella radice destra del condotto epatico o nel condotto cistico; in un numero minore di casi si riscontrano condotti accessori a sinistra, e in questo caso essi sboccano per lo più nel condotto coledoco. Più raramente si riscontra un condotto accessorio che emerge dalla fossa cistica, entrando direttamente nella porzione ad essa aderente della cistifellea. La precisa identificazione del decorso delle vie biliari è importante in chirurgia, al fine di evitare lesioni involontarie di uno dei condotti. La presenza di condotti aberranti, in particolare a livello della fossa cistica, comporta un rischio, perché se essi non vengono riconosciuti possono essere lesionati durante l’intervento di colecistectomia e provocare nel periodo postoperatorio perdita di bile nella fossa cistica.

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