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Immagini angio-TC delle arterie degli arti inferiori

Arto inferiore

Scansioni regionali

Le due immagini della tavola rappresentano ricostruzioni 3D che illustrano la vascolarizzazione dell’arto inferiore. Come nelle analoghe immagini relative all’arto superiore (si veda Tavola 484), sono state cancellate tutte le strutture ad eccezione delle ossa, importante riferimento per la posizione delle arterie. Nell’immagine in basso si osservano le grosse arterie a livello del bacino e della coscia. In alto sono visibili l’ultimo tratto dell’aorta addominale e la successiva biforcazione nelle due arterie iliache comuni, ciascuna delle quali, ancora all’interno del bacino, si divide in un’arteria iliaca interna e un’arteria iliaca esterna. La prima si porta all’interno del bacino, dove irrora i visceri e i muscoli dell’anca con i rami posteriori (in questa immagine visibili solamente nella parte destra). La seconda esce anteriormente dal bacino, e percorre tutta la lunghezza della coscia per continuare con l’arteria poplitea. Poco dopo la sua uscita dal bacino dà origine all’arteria femorale profonda; si notano inoltre alcuni rami del circolo anastomotico dell’anca. L’immagine in alto mostra le arterie della gamba: a livello del ginocchio è bene evidente l’arteria poplitea, che appena al di sotto della testa del perone si divide nell’arteria tibiale anteriore e nell’arteria tibiale posteriore. Da quest’ultima prende origine l’arteria peronea, visibile in entrambi gli arti. L’angio-TC non è da considerare solo una metodica che fornisce un’iconografia dettagliata, ma è diventata uno strumento di supporto nella diagnostica vascolare. Essa permette infatti di valutare la morfologia dei vasi, comprese le alterazioni patologiche come la stenosi o l’ostruzione del lume vascolare, gli ispessimenti delle pareti, le compressioni dall’esterno, le malformazioni, la presenza di circoli collaterali ecc. L’obiettivo delle tecniche di imaging riferite al sistema circolatorio consiste quindi nell’individuare le caratteristiche morfologiche e funzionali delle lesioni vascolari e, insieme alla valutazione clinico-laboratoristica, indirizzare i pazienti verso il trattamento più adeguato.

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